martedì 3 agosto 2010

I NOSTRI CINQUE COMPAGNI DI VIAGGIO!

Durante il percorso del Grest di quest’anno incontreremo cinque personaggi: Abramo, Gesù, Mosè, Paolo e Davide. Ognuno di loro è stato un uomo coraggioso perché ha compiuto grandi opere o ha superato importanti prove per dimostrare la propria fede in Dio. Abramo, per esempio, ricevette da Dio l’ordine di sacrificare suo figlio Isacco. Un mattino, quindi, dopo aver raggiunto insieme a lui il monte Moria, preparò l’altare del sacrificio, disposto ad ubbidire pienamente a Dio, e, appena prese il coltello per uccidere suo figlio, Dio lo fermò poiché aveva provato la sua fedeltà. Subito dopo, apparso un ariete impigliato nei cespugli, Abramo decise di immolarlo a Lui al posto di Isacco. Gesù fu come quell’ariete. Lui si offrì di morire sulla croce, Dio permise la morte di suo figlio per riscattare le nostre colpe affinché potessimo essere liberati dalla condanna del peccato e potessimo diventare anche noi suoi figli. Mosè liberò il popolo d’Israele dalla schiavitù in Egitto per permettergli di raggiungere la Terra Promessa. Al passaggio degli ebrei il Mar Rosso, dopo che Mosè stese il suo bastone sulle acque, il Mar Rosso si aprì e molti Egiziani morirono poiché il mare si unì nuovamente. Paolo (Saulo), un esattore delle tasse che perseguitava i cristiani, sulla strada per Damasco sentì una voce, quella di Dio, che gli disse: "Paolo, Paolo, perché mi perseguiti?". Reso cieco da quella luce divina, Paolo vagò per tre giorni a Damasco, dove poi venne guarito dal capo della piccola comunità cristiana di quella città, Anania. L'episodio diede inizio alla sua opera di evangelizzazione. Come gli altri missionari cristiani, rivolse inizialmente la sua predicazione agli Ebrei, ma in seguito si dedicò prevalentemente ai “Gentili”, ovvero a coloro che “non sono ebrei”. Infine, incontreremo il personaggio di Davide, ricordato per l’episodio dello scontro con Golia, il gigante che spaventava gli ebrei sfidandoli a duello. Un giorno Davide ascoltò l'ennesima sfida di Golia e si offrì di affrontarlo, raccontando che era stato in grado di uccidere orsi e leoni per difendere il suo gregge. Si diresse verso il campo di battaglia con la sua fionda e con cinque pietre lisce che aveva raccolto da un torrente e Golia, vedendo che si trattava di un ragazzo, lo derise, ma Davide, presa una delle pietre che aveva con sé, la scagliò con la fionda, colpendo il gigante in piena fronte. Golia, svenuto, cadde a terra e Davide si precipitò verso di lui e lo decapitò utilizzando la spada dello stesso gigante. 

Nicola Battafarano

Lucia Marmiroli

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